INFINITY
Parte 5: LA CADUTA DEGLI ANTICHI
di FABIO VOLINO
I Vendicatori creati da Stan
Lee e Jack Kirby
Il Nuovo Ordine creato da Fabio Volino
Thanos creato da Jim Starlin
Carlo Monni Supervisione
rossointoccabile Consulenza, ispirazione e note in rosso
Stan Lee/Jack Kirby/Roy Thomas Iron Men
"Ross, vacci piano con quel gelato".
"Gnam, non se ne parla affatto, Nikki, gnam, dopo il cibo dell'ospedale
è... Aaaaahhh!!".
"Ecco, lo sapevo".
"Il freddo mi è arrivato alla testa, Uuh, aah, ooh...".
"La vuoi piantare prima di esaurire la gamma delle vocali?".
"Ah, mi è passato finalmente".
"Ora magari potresti andare avanti con quella storia di poco fa, che mi
sta facendo capire la causa di tutto quel caos che c'è stato poco tempo fa.
Sai, gli alieni...".
"Nikki, hai davvero così tanta fretta?".
"E tu, Ross, hai davvero così tanta voglia di prendere un ceffone?".
"Sai, dovresti cambiare la gamma delle tue minacce: sono sempre le
stesse".
"Senti questa allora: o vai avanti o ti dimentichi la mia migliore e più
intima amica".
"Parto subito!".
ANCORA
SU QUEL PICCOLO PROBLEMA CON GLI ALIENI
Spazio.
I quattro Iron Men e War Machine si trovano in questo momento lontani dalla
Terra, che però allo stato attuale è la loro maggiore preoccupazione. Gli Z'Nox
infatti sono tornati in massa ed in tutti questi anni non sono diventati dei
bravi ragazzi.
"Non vorremo certo arrenderci così, giusto?" esclama War Machine.
"Cosa intendi dire?" chiede Tony Stark.
"Amico mio, la Terra ha un'altissima concentrazione di superesseri.
Superesseri che sono certamente in grado di fermare questi Z'Nox, sia che siano
centinaia oppure milioni. È stata una fortuna averli avvistati con così largo
anticipo: possiamo predisporre un adeguato piano di difesa".
"Anche con i Marziani è stato così, eppure...".
"Appunto, sappiamo cosa ci aspetta".
Tony inizia a rimuginare:"Tutti i popoli che abbiamo aiutato finora, le
alleanze che abbiamo forgiato... Gli Eterni, i Devianti, gli Inumani: con le
loro forze al nostro fianco...".
"Quelli spacciati sarebbero gli Z'Nox e non noi".
"Mi hai convinto, torniamo subito indietro".
"Aspettate un momento" li blocca Eddie March "Credo sia giusto
che io, Mike e Carl rimaniamo qui".
"Sei impazzito forse?" esclama Carl Walker.
"Ascolta, deve esserci una prima linea di difesa. E possiamo essere noi.
Ricorda che indossiamo armature create da uno dei migliori geni inventivi della
Terra. Anche se potremo mettere fuori gioco solo poche astronavi sarà comunque
un problema in meno per quelli che verranno dopo di noi".
"Sì, ha senso" annuisce Mike O'Brien.
"Può essere molto, molto pericoloso" dice Tony.
"Credi che non lo sappiamo?" ribatte Eddie "Credi che non
abbiamo accettato tutti i rischi il giorno in cui abbiamo deciso di indossare
queste armature?".
"Vi lascio qui solo se tutti voi siete d'accordo".
Eddie March e Mike O'Brien annuiscono subito, poi si voltano ad osservare Carl
Walker. "Aver fatto un paio di missioni per i Vendicatori vi ha dato alla
testa" dice costui "Siete proprio dei... Oh, d'accordo, rimango:
ormai sono un esperto di situazioni infuocate".
"Molto bene, ragazzi" li incoraggia War Machine "Fatevi valere.
Per la Terra e per Happy".
"Rispetto la vostra decisione" aggiunge Tony. "Andiamo"
conclude, rivolto a Rhodey.
CONDOTTI
San Francisco.
Una misteriosa persona si è intrufolata all'interno della Williams
Innovations e si è nascosta all'interno di una stanza vuota e spoglia che ha
provveduto a sprangare.
"Perfetto" pensa "Ecco il condotto che stavo cercando: ricordo
ancora molto bene questo posto. Ma ora non è questo che mi interessa: grazie a
questo condotto porterò qui non visto i macchinari che mi servono. E
riconquisterò il potere che mi spetta di diritto!".
DOLCE
RISVEGLIO
"Ehi, è morta?".
"No, mi sembra che respiri ancora".
"Che strani vestiti che ha. Deve essere ricca, quelli così vestono sempre
in modo strano. Ma che ci fa qui allora?".
"Che ci importa? Vediamo quanti soldi ha con sé".
"Solo i soldi?".
"Non c'è tempo per queste cose, non voglio farmi anni di prigione in
più".
Si ode un sinistro click ed in quel momento Christine Stark riapre gli occhi:
capisce subito cosa sta accadendo ed agisce di conseguenza. E poco dopo i due
malviventi ed il loro coltellino volano per aria, sospinti da una forza
invisibile. I provvidenziali bidoni della spazzatura frenano la loro caduta, ma
perdono comunque i sensi.
Christine si rialza, si toglie la polvere di dosso ed esce dal vicolo oscuro in
cui era apparsa come dal nulla. Subito ferma una persona. "Mi scusi, dove
ci troviamo?".
Il suo interlocutore la osserva con sguardo interrogativo, poi risponde:"A
Manhattan".
"A New York, dunque" pensa la ragazza "Se c'è Eternità dietro
tutto questo non ha scelto questo mondo a caso. Sono certa che questa è la
Terra 616 e che qui si celano le risposte ai miei dubbi".
"Signorina?" la richiama l'uomo.
"Mi scusi, saprebbe indicarmi dove si trova il Palazzo dei Vendicatori?".
"Di là. Ma ci sono ben 30 isolati da percorrere, forse è meglio se prende
l'autobus".
"Facile a dirsi, ma non ho denaro con me" pensa Christine, che poi si
incammina. "La ringrazio del suo consiglio, però un po' di moto mi farà
bene".
Potrebbe facilmente trovare dei soldi grazie ai suoi poteri, ma non è sua
abitudine comportarsi così. Del resto sono solo pochi chilometri, no?
WWW.DEATHLOK.COM
Casa Collins.
Tracy ripensa più volte al suo burrascoso colloquio con Harlan Ryker. Che
motivo avrebbe avuto di mentire? Eppure la sua storia era così assurda... Ma
lei si è trovata faccia a faccia con un robot, un robot che... E comunque come
può scoprire la verità?
La donna osserva il suo computer. Forse è l'unico modo: lo accende, si connette
a Internet, va su Yahoo e digita Deathlok, la parola pronunciata da Ryker.
Subito ottiene l'esito:"Risultati 1-10 di 22.500". Sarà una lunga
ricerca.
In cima ci sono i consueti siti porno: qualunque parola tu possa digitare, essi
compariranno. Poi ci sono molte pagine, link, file MP3 eccetera di un gruppo
heavy metal chiamato appunto Deathlok. Sembra sia molto popolare, tanto che
Tracy scorre diverse voci tutte incentrate su questa band. Ad un tratto, però,
l'attenzione della donna viene attirata da un altro link: è il sito del Daily
Bugle, gli archivi con gli articoli più celebri.
Tracy vi clicca sopra: compare una pagina che descrive il drammatico evento di
alcuni anni fa noto come Maximum Carnage. La moglie di Michael Collins legge le
parole per lei più interessanti:"Tra i numerosi eroi che si sono opposti a
questa follia collettiva scatenata da Carnage, si annovera anche una misteriosa
persona che appariva metà umana e metà robot. Un cyborg in senso tecnico.
Alcuni testimoni riferiscono che Capitan America si è rivolto a lui con
l'appellativo di Deathlok: una nuova, scintillante figura nel vasto panorama
supereroistico".
Una breve analisi tramite il motore di ricerca interno del sito porta Tracy a
trovare un altro articolo inerente Deathlok. Durante una tremenda guerra tra
bande scatenata da Silvermane, è intervenuto anche lui per risolvere la
situazione. Tracy scopre anche un particolare interessante:"Da alcune
indiscrezioni abbiamo accertato che Deathlok è con ogni probabilità il
vigilante che si aggira nella zona di Coney Island e che ha già sventato molti
crimini".
C'è allegata anche una foto, scattata da un certo Peter Parker. La resa non è
delle migliori, ma Tracy lo riconosce comunque: è il robot che tempo fa si
presentò alla sua porta affermando di essere suo marito. Deathlok. E che le
salvò la vita in un'occasione successiva. Anche secondo Harlan Ryker sarebbe
Michael. Mio Dio, ma cosa è successo?
Tracy rilegge l'ultimo articolo. Coney Island. Decisamente non una piccola
zona. Nemmeno troppo grande, però. Coney Island. Non troverà niente, è sicuro.
Coney Island... l'unica sua traccia. Tracy spegne il computer, si alza ed esce
di casa.
NUBI
OSCURE
Soho.
Marcy e Kevin sono usciti, Bobby Steele è rimasto solo. Questo dovrebbe
essere il giorno più bello della sua vita... eppure avverte dentro di sé come
un vuoto. Un presagio di oscuri eventi.
È qualcosa che non riesce a togliersi dalla testa: si reca così d'istinto sul
tetto del grande condominio in cui vive, un luogo accessibile anche per un
portatore di handicap quale è lui. Bobby osserva il cielo: è di un blu intenso,
da mozzare il fiato. Ma l'uomo sente che non rimarrà così ancora a lungo. Può
aspettare per il momento.
JOCONDA
Palazzo dei Vendicatori.
Jocasta ripensa alla sua ultima, bizzarra esperienza vissuta nella mente di
Deathlok: non è abituata a ritornare su un problema quanto piuttosto a
risolverlo subito. La soluzione di questa vicenda forse è a portata di mano,
anche se non ne intravede una fine immediata. Forse una nuova esplorazione
sortirebbe qualche risultato, ma Gears Garvin gliel'ha sconsigliata.
Gears le ha promesso un nuovo corpo ed è vero che questo è un falso problema:
quando Machine Man venne liberato dal programma sentinella per merito di Tony
Stark e Deathlok, non ebbe problemi a trasferire la sua coscienza in un nuovo
corpo robotico. Non c'è ragione di dubitare che a lei possa capitare
altrettanto. Forse come intelligenza artificiale ha ristretto i suoi ambiti
piuttosto che espanderli.
"Ross, non so come dirtelo ma...".
"Sto divagando?".
"Esatto".
"Mi piace tenerti sulle spine, Nikki".
PLEASE BE MY GAST
Spazio.
Lontano dalla Luna, diretto quasi inesorabilmente verso l'orbita di Marte,
c'è un corpo diviso in due. È quello del Gran Maestro, che ha osato deludere
Oort. Le due parti non sono troppo distanti, quasi bramassero di riunirsi. E
qualcuno sta per accontentare questo desiderio.
Improvvisamente, come dal nulla, appare una colossale nave spaziale i cui
confini non sono visibili a occhio nudo. Da questa nave fuoriesce un raggio
trattore, che trascina le due parti del Gran Maestro all'interno del mezzo. Qui
sofisticate macchine entrano in opera: le due parti vengono immesse dentro
quello che appare come un cilindro per l'animazione sospesa.
Il cilindro si illumina, la luce avvolge En Dwi Gast e pochi secondi dopo... il
Gran Maestro vive ancora. Con movimenti incerti e tremanti, l'Antico
dell'Universo esce dal cilindro e si guarda intorno. "Ma cosa..."
esclama. Poi intuisce dove si trova.
Un sospetto che diviene certezza quando una maestosa figura avanza.
"Benvenuto nella mia dimora, En Dwi Gast".
La figura di Galactus, divoratore di mondi.
ABBASSO
IL DR. KILDARE
Luna.
Thunderstrike si dirige verso uno degli Antichi dell'Universo, colui che
fino a questo momento ha rinfrancato le energie dei suoi simili. Si chiama
Frelan Jaspert ed è noto come il Guaritore.
Sul suo pianeta natale, per ragioni che la storia non ci ha tramandato, la
medicina era considerata come la stregoneria nel corso del nostro Medioevo:
opera del demonio. Gli abitanti del pianeta si ritenevano intoccabili:
cominciarono a ricredersi quando un'epidemia di origine ignota cominciò a
decimare la popolazione. Eppure nemmeno allora si risolsero a rivolgersi alle
cure mediche: meglio morire che ammettere di aver sbagliato, la loro sciocca
convinzione. E la decimazione avanzava.
Jaspert studiò attentamente l'epidemia ed i suoi sintomi, non dormendo per
venti notti di seguito. Alla fine produsse un vaccino e, consapevole che
nessuno dei suoi simili avrebbe accettato di fare da cavia, lo sperimentò su sé
stesso. Già preda dei primi sintomi della malattia, Jaspert guarì rapidamente.
Pieno di euforia andò ad annunciare la lieta novella ai suoi concittadini che,
per tutta gratitudine, lo misero in prigione per atti contrari alla morale
pubblica. Svanì così la loro prima ed unica speranza di salvezza.
Un paio di settimane dopo, quando un innaturale silenzio circondava la zona,
Frelan Jaspert riuscì a forzare la serratura della sua cella e ad evadere:
nessuno gli avrebbe contestato quel reato. Incontrò per prime le guardie,
riverse al suolo immobili, poi uscì all'aperto e vide gli altri suoi
concittadini, infine vagò lungo tutto il suo pianeta (peraltro non immenso) per
assistere sempre alla stessa scena. Persone morte. I bubboni che la malattia
aveva lasciato sulla loro pelle erano qualcosa di abominevole.
Alla fine, però, un raggio di luce in fondo al tunnel. O almeno così sembrava.
Jaspert trovò un sopravvissuto, anche se gli restava davvero poco tempo. Il suo
laboratorio era stato distrutto dai suoi amati concittadini e così il medico
osteggiato dovette ricreare da capo il vaccino. Tutto inutile: l'ultimo suo
simile era morto, Frelan Jaspert era l'ultimo della sua razza.
Stava progettando di vanificare questo record quando sentì delle strane energie
iniziare a scorrere in lui. Energie che affermavano la sua nuova natura di
Antico dell'Universo. Fu allora che apparve quello strano essere, una sorta di
globo nero con occhi dorati, il quale gli spiegò cos'era diventato e ne
descrisse i benefici. D'ora in avanti nessuno avrebbe più osteggiato Frelan
Jaspert, il quale decise di rinominarsi il Guaritore: finalmente avrebbe potuto
curare malattie alla luce del sole. Non solo, era anche in grado di
ripristinare rapidamente le forze vitali di chiunque. Per lui era un sogno che
si realizzava.
Un sogno che ben presto si trasformò in un incubo: Oort gli insegnò a
padroneggiare queste sue nuove capacità, chiedendo però in cambio un favore per
il futuro. Quel futuro è ora.
Thunderstrike abbranca il Guaritore: costui potrebbe cercare di difendersi, ma
preferisce non farlo. "Ti prego, non farmi del male" implora
"Sono stato costretto".
"Sì, ti credo" dice l'eroe prima di aprire un portale con la sua
mazza e scaraventare dentro l'Antico. Non è più un problema, di sicuro non
tornerà.
Un altro problema, invece, si presenta quando Thunderstrike si volta ed il
Campione, lanciato di gran carriera, lo investe in pieno con un pugno. L'eroe
rotola all'indietro di svariati metri, poi però si rialza subito.
"Facciamola finita" pensa.
LOVE
STORY?
Palazzo dei Vendicatori.
Ant-Man prende una decisione, ma per timore ed incertezza ci mette alcuni
minuti a metterla in atto. È quella decisione è... comporre un numero di
telefono!
"Sì, pronto?". Per l'esitazione l'eroe non riesce a spiccicare
parola. "Il solito pervertito...".
"No, Peggy, aspetta" si riprende l'uomo "Sono io".
"Scott? Ma perchè diavolo mi hai chiamata? E dov'è Cassie?".
"Cassie? È..." se dice con l'Uomo Sabbia è fregato "... con
Wasp, stanno mangiando insieme un gelato. Quanto al motivo della mia
chiamata... beh, è forse proibito?".
"No, è che da te non me l'aspettavo".
"Oh, lo sai che sono un tipo imprevedibile. Allora, come procede il tuo
lavoro di maestra d'asilo? I bambini ti fanno disperare?".
"Va abbastanza bene. Tra l'altro tra un po' ti devo lasciare perchè ho un
paio d'ore pomeridiane".
"Però, sei stata brava a rialzarti dopo... quello che è successo tra
noi".
"Scott, senza offesa, ma è una vita intera che ci mettiamo reciprocamente
a terra in modo permanente".
"Sì e di questo ti chiedo scusa. Ehi, sai che il suono della tua voce è
bellissimo?".
"Piantala di fare il cretino. Ora devo proprio andare, ciao".
Peggy riattacca senza dare a Scott il tempo di replicare e lui rimane per
alcuni secondi ad ascoltare il poco affascinante segnale di linea libera. Ha
chiamato perchè gliel'ha chiesto sua figlia, per farle un piacere: eppure
mentirebbe se dicesse che questo colloquio non lo ha toccato. Ha smosso
qualcosa di profondo e intenso dentro di sé.
OUCH!
Zona Blu.
"Sono stufo di essere malmenato, perseguitato senza una ragione"
pensa Thunderstrike "Il Campione si pentirà di essere tornato".
Balza in avanti, ad una velocità impressionante, colpendo con violenza il
Campione al volto con la sua mazza. All'Antico non viene dato il tempo di
replicare o riprendersi: Thunderstrike continua ad incalzarlo, a colpirlo più
volte, con foga e rabbia. Tryco Slatterus ha scelto l'avversario sbagliato.
"Thunderstrike, lascialo a me!" chiede Drax.
L'eroe scaraventa l'Antico contro Arthur Douglas, il quale blocca saldamente la
sua testa con le ginocchia. Poi lo afferra per il vestito, lo solleva in aria
più che può, infine lo scaglia al suolo con tutta la forza che ha in corpo (che
non è decisamente poca). Il buco che si crea è profondo circa venti metri.
Thunderstrike, ancora non pago, spara all'interno del buco alcune raffiche
energetiche.
"Questo dovrebbe essere sufficiente" dice dunque.
Drax estrae il pesto Campione, apre una Porta e lo getta al suo interno. Non
importa dove sia andato: perchè oggi Tryco Slatterus è stato sconfitto da dei
terrestri. Per la prima volta. Un'onta che non verrà lavata tanto presto.
AL
MIO CARO PAPÀ, CON TANTO AFFETTO
Orbita di Saturno.
Non appena oltrepassa l'orbita di questo pianeta, Thanos riceve una chiamata.
Se lo aspettava, dunque non rimane affatto stupito quando su uno degli schermi
della sua nave compare l'immagine di Mentore. Suo padre.
"Sono molto impegnato" dice il Titano "Non ho tempo per le
dispute familiari".
"Perchè sei tornato in questo settore dello spazio, Thanos?" chiede
Mentore.
"Non per te, questo è certo. C'è qualcosa che mi attende, più avanti,
qualcosa di importante".
"Ha forse a che vedere con un essere nero che è passato di qui poco
fa?".
"L'hai visto?". Una lieve nota di curiosità. "Come ti è
apparso?".
"Qualcosa di inesplicabile, di diverso da tutto quello che finora ho
visto. Thanos, vorrei che due persone ti accompagnassero in questo
viaggio".
"Per sorvegliarmi, vero? Fai come vuoi, non mi importa di loro. Io devo
vedere quell'essere".
"Come mai tutto questo interesse?".
"Vedi, padre, io so chi è: conosco il suo nome, so da dove viene e forse
ho intuito anche il suo obiettivo finale. Ma non l'ho mai visto in vita
mia".
GIOCO
DI MANO, GIOCO DA SUPEREROE
Zona Blu.
Con una prontezza di riflessi eccezionale, il Fante di Cuori si china,
evitando così un fendente della Spadaccina. Costei però non demorde e cala
ancora la sua lama infuocata. Jack Hart la blocca a mezz'aria con le sue mani:
inizia allora una ardua battaglia, fatta di tensione, di sguardi. La lama della
Spadaccina sale e scende, in un continuo gioco di alternanza.
Il suo nome è Llana Arantel ed il pianeta da cui proviene schiavizzava le donne
come lei. Nel migliore dei casi si poteva andare in sposa ad un ricco commerciante
il quale, avendo altre serve accanto a sé, si sarebbe limitato a non prestare
interesse nei confronti della sua compagna.
Llana Arantel però non ebbe questo destino: fin da bambina venne condotta a
lavorare nelle miniere. Quando terminava la sua giornata, le sue mani erano
imbrattate dallo sporco e dal sangue. Lei teneva molto alle sue mani. Così,
diversamente da tutte le sue simili, ad un certo punto dentro di lei scattò
qualcosa. Per via delle sue fatiche, i suoi muscoli erano ben fortificati:
occorreva trovare ora solo un modo per utilizzarli al meglio. Nella soffitta di
suo padre trovò una spada: lucente, solo ad impugnarla ci si sentiva inebriati
di potere.
Non seppe spiegarsi come, ma con quella spada Llana Arantel era certa di poter
sovvertire l'ordine costituito. In segreto si allenò, osservando da lontano gli
esercizi di suo padre, un soldato della milizia, e perfezionando quelle
tecniche. Ma lei da sola non poteva dare vita ad una rivoluzione: e così, con
sussurri e mezze parole, svelò le sue intenzioni ad alcune sue fidate compagne.
Donne oppresse come lei, donne che, ne era certa, l'avrebbero seguita. E loro
la ricompensarono adeguatamente.
Infatti la denunciarono alle autorità, che la misero in prigione e la
condannarono a morte per le sue attività sovversive. I suoi genitori vennero a
trovarla, ma solo per insultarla ed esprimere il loro disprezzo.
Il giorno prima dell'esecuzione Llana Arantel ricevette un'altra insolita
visita. Un'apparizione che inizialmente la spaventò, poi infuse un senso di
calma dentro di lei. Era un essere nero, il quale le promise la libertà e la
possibilità di riscattarsi in cambio della sua assoluta fedeltà.
La donna accettò, ma c'era un prezzo da pagare: tutti gli abitanti del suo
pianeta sarebbero stati uccisi. Voleva questo? Llana ripensò alle sue compagne
di lavoro, che l'avevano tradita; ai suoi genitori, che l'avevano disconosciuta
come figlia; alle autorità, che l'avevano condannata senza un processo. Pensò a
quanto era marcio il suo mondo. Ed annuì: sì, lo voleva.
L'essere nero sparì e per tutta la notte ed il giorno seguente Llana sentì
tremendi rumori, orribili grida provenire da fuori la sua cella. Non si
interrogò sulla loro natura, non si rammaricò della sua scelta. L'essere nero
dunque tornò e liberò la donna: costei iniziò a vagare per le strade, non
trovando nemmeno un cadavere. Solo cenere. Era rimasta sola. Ritornò a casa e
si reimpossessò della spada di cui andava tanto fiera.
In quel momento sentì delle strane, nuove energie scorrere in lei. Energie che
si trasmisero anche alla sua arma, la quale venne avvolta da fiamme eterne ed
inestinguibili. Era nata la Spadaccina, che iniziò a vagare di pianeta in
pianeta per difendere quelle rappresentanti del sesso femminile che venivano
oppresse. Perchè non avessero a subire il suo stesso destino. Ma ben presto
l'essere nero, Oort, tornò per riaverla accanto a sé. Stavolta però non c'era
alcuna donna da difendere.
Llana Arantel preme più a fondo: in Jack Hart non vede un uomo, ma qualcuno da
odiare, qualcuno da uccidere. Il Fante di Cuori però resiste e pensa ad un modo
di uscire da questa situazione. Emette una scarica di Fluido Zero, ma la
Spadaccina non molla la presa. A quanto pare la sua lama pare assorbire
l'energia. Però... forse è proprio questa la chiave.
Jack Hart emette altra energia, continuamente, energia che viene assorbita
dalla lama infuocata di Llana Arantel. Ma anche armi simili hanno un limite.
Improvvisamente la Spadaccina si ritrae, osservando allarmata la sua spada.
"No, impossibile" esclama "Si sta sovraccaricando!". In un
attimo è nello spazio aperto essendo in grado di volare, lontano dalla Luna: ma
la sorda esplosione che la trova al centro è invece ben visibile. Alla fine
nessuna forma di controllo ha potuto sovrastare il suo senso dell'onore, che
l'ha portata a salvare alcune delle persone presenti sull'unico satellite della
Terra. Seppur avversarie, rimangono donne come lei.
Il Fante di Cuori intanto è rimasto accasciato a terra: ha impiegato molta
energia e lo sforzo lo ha prostrato. Prova a rialzarsi, ma non ci riesce.
DISPIEGAMENTO
DI MEZZI
Montecarlo. Fondazione Scientifica.
"Però, lei è davvero un bel tocco di aliena" commenta Everett Ross
"Intendiamoci, non come T'Pol, la prima donna nuda di Star Trek, ma
si fa valere. Secondo me dopo Roddenberry la saga ha perso molto e non parliamo
di Deep Space Nine che...".
"Senta" punta un dito Gamora "Mi pare superfluo ricordarle che
la mia pazienza ha un limite molto esiguo".
"Con questa affermazione lei scende di un gradino e viene superata da Maya
di Spazio 1999. Davvero non gradisce la mia presenza?".
Prima che Gamora possa venire meno alla promessa fatta a Visione, riceve una
chiamata: è proprio il sintezoide, che le riferisce della imminente invasione
degli Z'Nox.
"Possiamo respingerli" afferma con sicurezza Viz "Dobbiamo unire
le nostre forze e i nostri mezzi, ho già preso contatto con molti superesseri
del pianeta".
"I nostri mezzi?" esclama Gamora "Intendi...".
"Sì, le Porte ed il nostro teletrasporto. C'è bisogno di un dislocamento
immediato ed in alcuni casi dovrà anche essere contemporaneo. Stavolta non
dobbiamo fallire. Possiamo e dobbiamo farcela".
SEI
STATO CANCELLATO
Zona Blu.
Lei intensifica i suoi attacchi contro il Cancellatore, il quale però non
intende demordere. Ad un tratto un improvviso lampo bianco lo sorprende alle
spalle e sembra quasi fondersi con le sue fantascientifiche armi.
"Ma cosa..." esclama Maht Pacle.
Accade tutto in un istante, inaspettato: le armi del Cancellatore vengono
attorniate da un'aura bianca, poi esplodono tutte all'unisono. Una
deflagrazione assordante, ma un colpo ancora più tremendo per l'Antico, che
oltre all'agonizzante dolore ha dovuto anche sopportare la perdita della sua
stessa ragion di vita.
Pur giacendo Pacle a terra inerme, Lei non molla la presa: finalmente una sua
raffica va a segno e proietta il Cancellatore a svariati metri di distanza,
dove viene preso in consegna da Wonder Man. Lei ne approfitta per andare a
sincerarsi delle condizioni di colei che aveva stordito Maht Pacle: Photon.
"Come ti senti?" chiede Lei "Non so se definirti pazza o
coraggiosa per quello che hai fatto".
"Un... un po' di entrambe le cose, direi" afferma una sofferente
Monica Rambeau "E non è stato ovviamente senza conseguenze: sento dolore
dappertutto".
"Stai tranquilla, ti proteggerò io".
Intanto Simon Williams, a gran velocità, ha portato il Cancellatore molto
lontano dalla Luna. Prima di liberarsene, gli sferra il suo più violento pugno
seguito a ruota da una raffica ionica. E Maht Pacle si perde nell'infinità dello
spazio.
"Non tornerà" pensa Wonder Man "Senza le sue armi non tornerà,
senza le sue armi è un niente".
DOLCE
RISVEGLIO (2)
Orbita lunare.
Come rivedere la luce dopo millenni di oscurità. Ecco la sensazione che
accoglie Silver Surfer mentre riprende i sensi. Ricorda poco di quel che è
accaduto, non c'è stato tempo di lottare o di usare il potere cosmico, è stato
subito sopraffatto.
Ancora immobilizzato, vede Oort ed un altro essere nero davanti a sé. C'è
qualcosa che... il potere di Oort, è come se lo conoscesse, come se lo avesse
già sperimentato. E infine lo riconosce: è molto simile a quello che connotava
il suo ex padrone Galactus.
QUALCUN
ALTRO MORDE LA POLVERE
Zona Blu.
Songbird va in soccorso di Modred, ma viene subito affrontata dal Giardiniere,
che prova ad avvolgerla con i filamenti vegetali da lui creati. Adora li
tramuta in polvere, ma per quanti ne distrugge altrettanti Ord Zyonyz ne crea.
Il Mistico si avvede di questa situazione di stallo ed interviene. Con una
raffica magica si libera momentaneamente del Mago e va a posare una mano sulla
spalla di Songbird. I due vengono avvolti da un'aura cremisi che li mette in
sintonia l'uno con l'altra.
"Per il potere del Darkhold" invoca Modred "Che il potere del
Giardiniere si ritorca contro di lui".
Songbird emette un urlo sonico, il quale va a cozzare contro il raggio emesso
dalla staffa del Giardiniere. Le due forze si incontrano a metà strada, si
fronteggiano per alcuni secondi... poi l'urlo sonico prosegue la sua corsa,
fino a colpire il Giardiniere. Il cui corpo si trasforma all'istante in materia
vegetale: ora è tutt'uno con ciò che più ama.
Impegnati in questo scontro, Modred e Adora non si avvedono di un altro attacco
da parte del Mago, il quale non esita a colpirli alle spalle. Songbird, la più
provata, perde i sensi. Modred invece lotta per rialzarsi, ma viene colpito
nuovamente, stavolta dalla staffa del Possessore.
"Quali incredibili energie scorrono in costui" pensa Kamo Tharnn
"Ora ne ho a sufficienza per tentare la mia mossa più azzardata".
Nel frattempo lo Stratega osserva la figura di Modred, riverso a terra
immobile. La Gemma della Realtà potrebbe essere sua. Basta solo che ne entri in
possesso, ora che è il momento più propizio.
PER
LA TERRA SEMPRE DRITTO
Spazio.
"Arrivano!" grida Eddie March.
Ma è come sottolineare l'ovvio dal momento che le astronavi degli Z'Nox sono
ben visibili e non vogliono alcun ostacolo sulla loro strada. Subito partono
dei raggi energetici, che i tre Iron Men evitano a fatica replicando poi coi
loro raggi repulsori. Alcuni vanno a segno, ma è una goccia in un mare
sterminato.
"Cercate di contrastarli!" incita Michael O'Brien.
"Parli facile tu" replica Carl Walker "Coi loro raggi dietro al
culo non me la sento di fare lo spavaldo".
Eddie March osserva le prime navi Z'Nox oltrepassarli e spera che quelli che
verranno dopo di loro riescano a fare di meglio.
CON
TUTTA L'ANIMA
Zona Blu.
È rimasto tranquillo, in attesa fino a questo istante. Ha visto i suoi
compagni cadere uno ad uno, ma non se n'è preoccupato. Aspettava il suo
momento: è arrivato.
Il Corridore parte: la sua velocità non si può descrivere con semplici parole,
va oltre la comprensione umana. In pochi secondi ha messo a terra tutti gli
eroi, colpiti ripetutamente. Alla fine rimane solo Warlock, che subisce lo
stesso destino: ma non cede, non ora che quasi tutti gli Antichi sono stati
debellati. Questo Corridore può essere veloce, ma c'è qualcosa più veloce di
lui. Il pensiero.
Adam si concentra, fino ad estraniarsi dal dolore, dal mondo: in risposta la
Gemma dell'Anima inizia a brillare intensamente. Ecco, lo vede, nella sua mente
sta rallentando, ora è praticamente fermo. Sta caricando nuovamente verso di
lui, intende colpirlo ancora: non ci riuscirà.
Adam Warlock lancia una raffica psichica che centra in pieno il Corridore.
Costui si blocca sul posto come folgorato, i suoi occhi si spengono, cade al
suolo. La sua mente annichilita. Reduce da questo sforzo e dalle decine di
colpi ricevuti, il guerriero dorato diviene preda di un attacco alle spalle da
parte del Mago. Seguito a ruota dal Possessore: con la sua staffa lo
indebolisce, prosciuga le sue energie, poi gli salta addosso. E prima che Adam
possa lanciare un altro attacco psichico, Kamo Tharnn protende la sua mano, gli
strappa la Gemma dell'Anima e la piazza sulla sua fronte.
"Sì!" esulta "Ora che possiedo questa Gemma dominerò
l'Universo!".
"Fanno sempre proclami così trionfali?" chiede Nikki Adams.
"È il loro marchio di fabbrica. Ovviamente il Possessore aveva dimenticato
una cosa della Gemma dell'Anima" risponde Everett Ross "Tipo che con
lui non avrebbe...".
"Ora capisco da dove ha avuto origine quell'invasione aliena" lo
interrompe Nikki "E vorrei tanto saperne di più ma... devo andare".
"Di già?".
"Come di già? Ross, per colpa della tua prolissità sono arrivate le undici
di sera. Sono stata talmente seduta che non sento più le mie terga. Dunque
anche per il mio bene meglio rimandare tutto a domani. Tanto tu non scappi,
vero?".
"Ohi, ohi, la mia gamba!".
"Appunto".
CONTINUA...
I
VENDICATORI presentano:
M COME FOSTER
Parte 4: UN UOMO QUALUNQUE
Giorno 5. L'Arena.
"Signore e signori, ecco il nostro campione... Gambit!" annuncia
Arcade.
Il pubblico rimane stupefatto. Gambit, uno degli X-Men: un buono che diventa
cattivo. Questo è davvero un evento eccezionale.
"Quest'ultimo incontro ha una regola in più: termina solo quando uno dei
contendenti è stato eliminato... definitivamente. Vale qualsiasi colpo,
soprattutto i colpi bassi. Ora però non voglio farvi attendere oltre: che il
combattimento inizi!".
Le parole che Remy LeBeau aspettava: in pochi istanti estrae le sue carte, le
carica e le lancia contro Flux, che subisce duramente l'impatto pur nella sua
forma gelatinosa. Prova poi ad afferrare Gambit con una delle sue spire, ma il
cajun la evita con straordinaria agilità. Ad un tratto però rimane inchiodato
ad un muro e per salvarsi fa sì che una spira si avvolga attorno alla sua
staffa. Tira con tutta la forza che ha, ma questo non smuove Flux. Allora
Gambit ha un'idea: carica la sua staffa di energia cinetica e la manda dritta
contro il suo avversario. Nell'urlare di dolore, Flux perde la necessaria
concentrazione per mantenere il suo aspetto mutato e torna a fattezze umane.
Gambit cerca di approfittarne colpendolo con la sua staffa, ma rapidamente Flux
si sottrae e torna al suo aspetto gelatinoso.
Il pubblico mostra il proprio apprezzamento con un caloroso applauso. Questo
sarà uno scontro indimenticabile.
Giorno 5. Hammer Industries.
"Ma di tutti i luoghi possibili, proprio qui?" si lamenta
l'industriale.
"L'hai già detto, papà" gli fa notare sua figlia Justine "Ora
goditi lo scontro".
Cogliendo Metallo di sorpresa, il Bue lo afferra e lo scaraventa contro al
suolo. L'impatto crea un buco nel tetto, che fa precipitare Dale West nella
deserta ed oscura sala sottostante: per fortuna i sistemi della sua armatura
gli permettono di vedere come se fosse giorno.
Il Matador gli è subito di fronte. "Arrenditi, marrano, o...".
Metallo lo colpisce con un raggio repulsore e lo manda dritto contro una
parete. "Ed uno è sistemato".
Non fa in tempo a trionfare che un laccio si avvolge stretto attorno al collo:
pur protetto dalla sua armatura, Dale sente la presa dell'insolita arma di
Montana.
"Tienilo fermo così!" incita Fancy Dan sparando alcuni colpi di
pistola. L'armatura di Metallo ne rimane intaccata.
"Devo agire al più presto, ma come... Sì, ho trovato!" pensa l'eroe.
Afferra il lazo e, con tutta la sua forza, proietta Montana oltre la sua
spalla, dritto contro Fancy Dan. L'impatto tra i due compagni di squadra è
sufficiente a metterli ko.
Dale nota poi il Bue caricare a testa bassa e lo precede tempestandolo di raggi
energetici. Il criminale ne assorbe a decine senza apparentemente rimanerne
intaccato. Alla fine di questa sortita è ancora in piedi. Esasperato, Metallo
gli si avvicina e lo centra con un pugno al volto. Ronald Bloch rimane in
piedi. Un altro raggio energetico. Ancora in piedi. Un altro in pieno volto.
Finalmente il Bue crolla.
"Diamine, eri troppo tonto da non capire quando andare ko?" si
lamenta l'eroe.
Ne rimane solo uno, Jester, quello col costume da arlecchino. Eppure in qualche
modo Dale sente che costui è l'avversario più insidioso.
Giorno 5. L'Arena.
Bill Foster considera la sua situazione: solo contro Toad, Black Tom Cassidy,
Valanga, Fatale e Phantazia. Le probabilità sono contro di lui... non è la
prima volta.
Il cugino di Banshee lancia contro di lui un raggio tramite il suo bastone di
legno, ma il Golia Nero lo evita e glielo sottrae. Subito esso viene avvolto
dalla lingua prensile di Toad e Bill ne approfitta: con uno strattone tira
Mortimer Toynbee verso di sé e con un pugno ben assestato lo manda nel mondo
dei sogni. Nello stesso momento Fatale gli si mette alle spalle e lo colpisce
di striscio ad una spalla. Bill si volta e prova a colpirla, ma lei si è già
teleportata altrove.
"Questa è dura" pensa l'eroe "Però vedo che usa sempre la stessa
manovra: devo approfittarne".
Di nuovo il Golia Nero si appresta a colpire Fatale, che si teleporta. Ma
stavolta Bill è rapido: si volta ed afferra la mutante, giusto nell'istante in
cui appare alle sue spalle. La scaraventa poi contro Black Tom Cassidy,
liberandosi così di due avversari in un colpo solo.
La sua agilità lo salva poi dalle raffiche di Phantazia, permettendogli di avvicinarsi
a lei e di liberarsene con due possenti pugni. È in quel momento che le potenti
scosse vibratorie di Valanga fanno il loro ingresso in campo. Bill Foster è
costretto ad indietreggiare, fino a cadere dagli spalti e trascinare Dominic
Petros con sé. I due atterrano bruscamente nel centro della battaglia tra
Gambit e Flux.
Giorno 5. Tibet.
"Molto bene, Smithers, per oggi abbiamo finito. Puoi recarti nelle tue
stanze".
"La ringrazio, augustea personalità di giada".
L'Uomo Pianta però ha in mente di fare altre cose: queste persone gli stanno
nascondendo qualcosa, ne è certo. Lo avverte, come un tremendo turbamento nella
vita vegetale che si riflette anche su di lui, ora in sintonia con ciò che più
ama al mondo.
Tenendosi nascosto, segue queste vibrazioni, fino ad arrivare ad un condotto
sotterraneo. Lì c'è una porta chiusa: facendo uscire dei filamenti vegetali
dalla sua persona, l'Uomo Pianta riesce ad aprirla e ad entrare. Rimpiangerà di
averlo fatto. "Ma cosa...".
C'è una immensa stanza davanti a lui, tutta piena di strani bozzoli. Tutti
vuoti eccetto uno contenente il Serpente d'Acciaio... no, aspetta, lì in fondo
c'è anche una ragazza...
"Siamo rimasti molto delusi da te, Sam Smithers" dice una voce alle
sue spalle.
Lui si volta: c'è Yu-Ti di fronte a lui. "Cosa state facendo qui?"
chiede "Cosa volete esattamente da me?".
Improvvisamente qualcosa lo colpisce alle spalle. E prima che possa perdere i
sensi l'Uomo Pianta dice:"Q... Questa non... non è K'Un-L'Un".
"Esatto, Sam Smithers" conferma il finto Yu-Ti assumendo una
conformazione vegetale "Peccato per te che l'abbia scoperto troppo
tardi".
Giorno 5. Esterno dell'Arena.
Ad un tratto il terreno davanti a Forzuto e Dysart si abbassa, facendo
fuoriuscire Poison e Remedy, i lacchè di Arcade.
"Voi due state ficcanasando un po' troppo per i nostri gusti" dice il
primo "Inoltre conosciamo te, grassone".
"Sì, hrasso hrassone" ironizza Remedy.
Guido osserva il suo compagno:"Mi raccomando, non fargli troppo
male".
L'imponente mutante si getta poi in avanti e, utilizzando la sua massa, riesce
a crearsi una via tra i due criminali. E prima che costoro possano inseguirlo,
Dysart richiama la loro attenzione. "Avete fatto male a voltarmi le
spalle".
Ed i suoi occhi si illuminano di una luce sinistra.
Giorno 5. Hammer Industries.
Degli aeroplanini iniziano a volare attorno a Metallo, aeroplanini con una
piccola caratteristica: esplodono. Le deflagrazioni assordano l'eroe, che
dunque è impreparato al successivo attacco di Jester, che fa rotolare delle
palline sul terreno. Dale inciampa e perde l'equilibrio, rovinando
ignominiosamente al tappeto.
"Ed ora il tocco finale" annuncia Jonathan Powers.
In risposta sparge uno strano liquido verde sulla corazza di Metallo. La sua
natura diviene immediatamente chiara quando inizia a sfrigolare.
"Acido!" grida Dale "Espulsione armatura tranne l'elmetto,
subito!". L'immediato ordine evita una brutta fine all'eroe, che si rialza
barcollando.
"Cos'è, hai un volto troppo brutto?" esclama Jester "Io sono
stato pagato proprio per vederlo".
In quel momento Dale nota le palline rimaste a terra ed in un impeto di rabbia
le lancia contro Jester, il quale è impreparato di fronte a questa sortita e
cade anche lui al tappeto. Dale lo fa rialzare subito e pianta una testata
contro il criminale, la cui fronte inizia immediatamente a sanguinare.
"Ne vuoi ancora?" grida l'eroe "Chi ti ha mandato?".
"Ehi, che modi... Io... volevo solo divertirmi" dice Jonathan Powers
prima di perdere i sensi.
Metallo lo lascia andare e ritorna sul tetto. "Andiamo, andiamo"
pensa "Quanto ci vuole?".
Improvvisamente le guardie dell'edificio, messe in azione solo in quel momento
da Justin Hammer, fanno il loro ingresso e puntano le loro pistole contro Dale.
L'uomo deve rischiare e lo fa nell'unico modo possibile: si getta nel vuoto!
Ma non compie che pochi metri che l'armatura di ricambio giunge in suo
soccorso: si avvolge attorno al suo corpo e gli permette di fuggire via.
"Sono nei guai" pensa Metallo "Dei gran, brutti guai".
Giorno 5. L'Arena.
"Cosa fate lì in mezzo voi due?" si irrita Arcade "Andate
via, questo è un confronto solo tra Gambit e Flux!".
"Flux?" pensa Bill. "Si tratta di mio figlio Kyle, è
scomparso da un paio di giorni. All'inizio pensavo ad una sua bravata, era già
capitato altre volte... ma ora sono veramente preoccupato" ; "Kyle
Fluks è uno che ama mettersi nei guai. Pare abbia anche passato un periodo in
un centro di disintossicazione. Droga..." ; "C'è una nuova droga in
giro, OCM è il suo nome. Potenzia le tue capacità mutanti per alcuni minuti...
con tuttavia degli spiacevoli effetti collaterali".
"Tu sei Kyle Fluks" dice il Golia Nero "Tuo padre ti sta
cercando da giorni".
"Non mi importa niente di mio padre!" ribatte il giovane confermando
l'ipotesi dell'eroe.
"Ascolta, l'OCM ti sta dando alla...".
Ad un tratto Bill avverte un pericolo alle sue spalle ed istintivamente si
abbassa: le carte di Gambit così lo oltrepassano e finiscono dritte contro
Valanga, che sbatte contro una parete e finisce ko.
Ed è allora che ha inizio il vero caos, quando Forzuto irrompe sulla scena.
Giorno 5. Esterno dell'Arena.
Hotgirl ha udito i rumori di lotta, rumori che non le sono piaciuti. Sa che
qui sta per scoppiare l'inferno e lei decisamente non vuole trovarsi in mezzo.
Trova così un'uscita secondaria, ma c'è qualcuno ad attenderla. Istintivamente
si prepara ad attaccare, ma la persona davanti a lei la invita a calmarsi. Ha
l'aspetto di un giovane ragazzo, eppure è così imponente...
"Non sono venuto qui per combatterti, ma per offrirti una via di fuga. Un
gruppo in cui poter affermare i tuoi diritti come mutante, sia con le maniere
buone che con le cattive".
"Chi sei tu?" chiede Hotgirl.
"Mi chiamo Charge. Ed il gruppo di cui parlo è il Mutant Fight: il tuo ex
compagno di squadra Vincente già ne fa parte. E sinceramente è un destino
migliore di quello che ti attende se continui a fuggire: credevi che Emplate
fosse la tua salvezza, in realtà si è rivelato solo un approfittatore".
"Come potresti essere anche tu".
"Potrai andartene quando e come vuoi, ma almeno fai un tentativo".
Dopo qualche secondo Hotgirl annuisce. "Va bene, ma se solo provi ad
imbrogliarmi...".
Giorno 5. L'Arena.
Forzuto e il Golia Nero si mettono spalla contro spalla. "Ascolta, io
mi occupo del tizio con le carte..." inizia Guido Carosella.
"Per me va bene" lo interrompe Bill Foster dirigendosi contro Flux.
Il pubblico è eccitatissimo e continua ad applaudire ed incitare le persone
presenti sul terreno: per loro è solo un gioco, per loro è solo uno spettacolo.
Gambit lancia due carte contro Forzuto, che però riesce ad evitarle. Così
riesce a prenderlo per il costume ed a sollevarlo in aria. "Che ti è
successo?" chiede.
Ma in risposta Remy LeBeau lancia un'altra carta contro il suo petto. Forzuto
abbandona la presa ed inizia a boccheggiare. "N... No, il mio
cuore...". Poi crolla rovinosamente al suolo.
È solo in quel momento, di fronte a questa terribile vista, che Gambit si
riprende come finalmente consapevole delle sue azioni. "Mon dieu, cosa
ho...".
Ma prima che possa completare la frase Forzuto si rialza e con un pugno ben
assestato lo mette ko. "Sono sempre stato un maestro dei bluff"
commenta.
Nel frattempo il Golia Nero sta affrontando Flux. "Tuo padre tiene davvero
a te".
"Peccato, perchè io non tengo a lui" ribatte Kyle Fluks.
Irato dalle parole sprezzanti del ragazzo, unito a tutte le sventure che ha
dovuto affrontare ultimamente, Bill Foster scarica la sua rabbia in una serie
di pugni che affondano nel corpo gelatinoso di Flux. Il quale incassa senza
reagire: anche perchè adesso il suo sguardo è come perso nel vuoto. Ed alla
fine urla al cielo il suo dolore. E torna alle sue fattezze umane.
"Te l'avevo detto che la droga ti avrebbe rovinato" afferma il Golia
Nero.
Il pubblico aspetta una parola dall'annunciatore, per sapere come deve
procedere l'incontro. Ma Arcade ha pensato bene di fuggire quando le cose hanno
iniziato a mettersi male. Ha potuto recuperare solo parte degli incassi: non
basteranno per costruire un nuovo Mondo Assassino. Le sue vendette ed i suoi
divertimenti perversi dovranno aspettare.
Giorno 6. Progetto Pegaso.
"Ehi, Blue Shield" chiede uno scienziato "Dobbiamo proprio
occuparci di questa cosa? Qui non sono tutti esattamente entusiasti".
"Io credevo il contrario" ribatte l'eroe "Avete la possibilità
di esaminare un'entità aliena e tremate? Che scienziati siete?".
"Scienziati consapevoli di cosa ha fatto quest'entità".
"State tranquilli: il simbionte di Venom non causerà guai".
Giorno 6. Hammer Industries.
Nell'armatura di Iron Man, Carl Walker osserva degli operai che stanno
sistemando il disastro causato da Metallo e dai criminali di ieri notte.
Purtroppo è arrivato troppo tardi e non ha potuto confrontarsi col suo
successore, ma presto lo farà.
Mentre sfreccia via, Justin Hammer lo nota grazie alle sue telecamere di
sicurezza. "Mi domando cosa volesse".
"Pensa piuttosto a come è fallito miseramente il tuo piano" fa notare
sua figlia Justine.
"Tu hai in mente un'idea migliore?" ribatte lui con tono sprezzante.
"Bisogna usare un tocco tipicamente femminile. Ed io so chi
contattare".
Giorno 6. Ospedale del Distretto M.
Riverso in un letto, Gambit riprende i sensi ed osserva il suo visitatore.
"Perchè non posso vedere Rogue invece della tua brutta faccia?" si lamenta.
"Ti dovrai accontentare" ribatte Forzuto.
"Mi vuoi dire cosa è successo? Gli eventi degli ultimi giorni sono confusi
nella mia mente. Ricordo che stavo... visitando una bella villa antica quando
tutto è diventato oscuro per me".
"Stiamo cercando di ricostruire tutti i fatti. Da quello che ho potuto
raccogliere finora... sei caduto vittima di una trappola di Arcade. Ti ha
iniettato l'OCM, annullando così la tua volontà. Strana droga davvero. Agli
altri mutanti dell'Arena invece dava solo dosi minime, sufficienti comunque a
farli diventare dipendenti da quella sostanza. Poi ha dato vita a questo folle
torneo omicida, che speriamo di essere riusciti a debellare. Ora la droga è
stata espulsa dal tuo corpo, stai tranquillo".
"Avete catturato qualcuno?".
"Pyro, Valanga e Toad. Gli altri sono fuggiti e se sono ancora dipendenti
dall'OCM, e non c'è ragione di credere il contrario, allora aspettiamoci un po'
di problemi per il futuro. Arcade invece è riuscito a fuggire... ma lo
cattureremo, te lo prometto".
"Non fare promesse che non sei in grado di mantenere. Ora però lasciami
riposare".
Forzuto abbandona il letto di Gambit e si reca dal suo compagno Dysart.
"Come stanno i lacchè di Arcade, Poison e Remedy?".
"Li ho conciati proprio male, capo".
"Dannazione, Dysart, devi imparare a controllare il tuo potere o un giorno
ucciderai qualcuno".
"Uh, mi scusi" interviene in quel momento la dottoressa Cecilia Reyes
"Ma era lei che stava parlando poco fa con Gambit?".
"Sì, perchè?".
"Beh, ecco... è fuggito. Ha aperto una finestra e, con incredibili
manovre, è riuscito ad atterrare sano e salvo".
"Allora questo vuol dire che ci incontreremo ancora, Gambit" pensa
Guido Carosella "Perchè ora siamo su due fronti diversi".
"Lei è Forzuto, vero?" chiede ancora Cecilia "Dov'è finito il
suo spirito ironico?".
"L'ho perso tra un infarto e l'altro. Ma non significa che non possa
ritrovarlo".
Giorno 7. Progetto Pegaso.
"Così il figlio di Aaron Fluks è stato preso in consegna dalla
polizia" racconta Bill Foster "Credeva che suo padre avrebbe pagato
la cauzione, ma non è stato così. Quell'uomo ha capito che suo figlio aveva
bisogno di una dura lezione per abbandonare certi comportamenti
autodistruttivi. Ho provato molta vergogna a sollecitare un nuovo incontro di
affari, però ha comunque accettato".
"L'economia non guarda in faccia a certe cose, Bill" afferma Talia
Kruma "Comunque ti sei comportato bene. E come al solito non hai potuto
fare a meno di cacciarti nei guai".
"Almeno stavolta tutto è andato a finire bene. O almeno così sembra.
Senti, non vorrei ma tra poco ho un altro importante appuntamento...".
"Non devi scusarti, Bill. Vai pure. E ricorda, io non smetterò mai di
aspettarti".
Talia Kruma posa una mano contro il vetro divisorio e Bill Foster fa
altrettanto: nonostante il muro che c'è ora tra loro rimangono ancora vicini
l'un l'altra. Ed è questo infine ciò che li salverà.
"Termina qui il mio resoconto dal Distretto M. Non so dire cosa porterà il futuro a questo quartiere, ma di una cosa sono certa: sarà un grande protagonista della società. Qui è Manoli Wetherell che vi augura la buonanotte".
FINE
PROSSIMAMENTE
La grande battaglia contro gli Z'Nox
Note dell'Autore: Nello scrivere la saga mi sto rendendo conto che
magari qualcuno ha difficoltà nel districarsi tra i vari eventi narrati (ad
esempio nel vedere in una Carl Walker nello spazio, nell'altra saldamente sulla
Terra): consapevole di questo, al termine di questa saga, vi darò un piccolo
schemino che vi aiuterà a districarvi nella continuity di questa e di altre
serie.
Una continuity che si intersecherà moltissimo dal prossimo episodio per via
della battaglia contro gli Z'Nox. Una battaglia che si dipanerà in svariati
capitoli tra cui Vendicatori, Avengers Icons, Hulk, Capitan America, Iron Man,
Vendicatori della Costa Ovest.
Infine un annuncio importante: la sezione Marvel Heroes è stata totalmente
rivista. Questo dunque significa che ora potete scaricarvi e leggere tutte ma
proprio tutte le storie di Vendicatori e Avengers Icons, anche quelle che fino
a poco tempo fa non erano disponibili. È un'occasione unica per conoscere
finalmente il passato MIT degli Eroi più Potenti della Terra.